7 modi per rendere il tuo sito visibile alle AI (e al futuro della SEO)

13 Giu , 2025 - SEO e visibilità

7 modi per rendere il tuo sito visibile alle AI (e al futuro della SEO)

Introduzione

Sei sicuro che il tuo sito sia visibile online? Ok, ma visibile a chi?

Nel 2025 sempre più persone non cercano più solo su Google. Fanno domande direttamente a ChatGPT, Gemini, Perplexity.

👉 E se qualcuno chiedesse oggi: “Mi consigli un freelance bravo con la brand identity?”  il tuo nome verrebbe fuori?

Benvenuto nell’era dell’Answer Engine Optimization (AEO): l’arte di ottimizzare i contenuti per comparire nelle risposte delle AI.

Non è più solo questione di parole chiave, ma di essere utili, affidabili, chiari. E oggi ti spieghiamo come iniziare.

Un campo in evoluzione

L’ottimizzazione per le AI è ancora un territorio sperimentale. Non esistono ancora dati ufficiali o linee guida certe, ma tutto fa pensare che il futuro della SEO passerà proprio da qui. Ecco perché iniziare ora è un vantaggio competitivo.

Cosa sta cambiando nella visibilità online

Un tempo si ottimizzava solo per Google. Ora i contenuti devono:

  • Rispondere a domande in modo chiaro
  • Essere riconoscibili come fonti affidabili
  • Essere facilmente “digeribili” dalle AI

Si chiama AEO (Answer Engine Optimization) o GEO (Generative Engine Optimization). E sta cambiando il modo in cui veniamo trovati.

📎 Leggi anche: Esperienza utente: i 3 errori più comuni nei siti dei freelance

Cos’è l’Answer Engine Optimization (AEO)

È il processo con cui ottimizzi il tuo sito per apparire nelle risposte generate da AI, come ChatGPT o Perplexity.

💡 Le AI non mostrano più dieci link blu. Ti danno una risposta diretta, e per essere citato, serve:

  • Testi chiari e comprensibili
  • Struttura semplice e gerarchica (es. FAQ)
  • Fonti credibili e autorevoli
  • Codice ben fatto, accessibile

Non basta esserci. Devi essere utile.

"Illustrazione simbolica in bianco e nero con accenti arancio. Un personaggio si trova davanti a un bivio: da una parte un motore di ricerca classico, dall’altra una risposta generata da un’intelligenza artificiale."

Perché ti riguarda, anche se hai pochi clienti

Molti freelance si affidano ancora al passaparola o ai social. Ma gli algoritmi cambiano. I contatti spariscono. Il sito resta.

Se non sei ottimizzato per le AI, rischi di essere invisibile.

E la buona notizia? Puoi iniziare oggi, anche senza essere un esperto di SEO.

7 modi per rendere il tuo sito AI-friendly

1. Scrivi per rispondere a domande
Non basta raccontarti. Parti da cosa cerca il tuo cliente. Usa titoli chiari, come: “Come creare un portfolio efficace da freelance?”

2. Crea una sezione FAQ ben strutturata
È una delle strutture più digerite dalle AI. Inseriscile nella pagina principale o nel blog. Usa frasi dirette e risposte brevi.

3. Usa parole semplici e frasi brevi
Le AI preferiscono testi leggibili. Hemingway ti può aiutare. Taglia il superfluo e punta alla chiarezza.

📎 Leggi anche: 5 modi per scrivere testi leggibili usando Hemingway

4. Inserisci dati strutturati (schema.org)
Con l’aiuto di chi ti ha fatto il sito, aggiungi markup tipo FAQPage, HowTo, Article. Aiuta le AI a capire la tua pagina.

5. Cura la tua autorevolezza online
Cita fonti affidabili. Ottieni menzioni da altri siti. Crea contenuti che generano link e condivisioni. Le AI leggono anche questi segnali.

6. Migliora accessibilità e struttura
Evita blocchi di testo. Titoli H2/H3 ben usati. Contrasti cromatici e layout chiari.7. Sii presente con contenuti coerenti
Non basta un sito fermo da 2 anni. Pubblica articoli, aggiorna il portfolio. Più contenuti = più segnali per le AI.

"Illustrazione simbolica in bianco e nero con accenti arancio. Un personaggio osserva una grande pagina web ordinata con sezioni evidenziate, simboli di checklist e una struttura chiara."

Errori comuni da evitare

❌ Pensare che basti un bel design ❌ Usare gergo troppo complicato ❌ Ignorare FAQ o titoli poco chiari ❌ Nessun aggiornamento da mesi

📎 Leggi anche: Non basta un sito bello: i 3 errori che fanno fallire anche i siti più curati


Checklist rapida: il tuo sito è pronto per l’AI?

✔️ Il tuo sito risponde a domande specifiche?

✔️ Hai una sezione FAQ?

✔️ I tuoi testi sono leggibili anche da uno screen reader?

✔️ Usi tag H2/H3 per i titoli?

✔️ Hai inserito markup strutturati?

✔️ Hai contenuti freschi e coerenti?

✔️ Usi un tono semplice e chiaro?

✔️ Hai link interni ad altri articoli?

FAQ

1. Le AI leggono il mio sito?
Sì, se non lo blocchi da robots.txt e se è tecnicamente accessibile.

2. Come faccio a sapere se sono visibile alle AI?
Cerca il tuo nome o servizio su ChatGPT o Perplexity. Se non compari, c’è lavoro da fare.

3. Posso fare tutto da solo?
Puoi iniziare con i contenuti. Ma per i markup strutturati, meglio farsi aiutare.

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✍️ Massimo Suppo
Founder, Stylografica

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