Fare ottimizzazione per i motori di ricerca non vuol dire salire su Google (se poi nessuno ti contatta)

6 Mag , 2025 - SEO e visibilità

Fare ottimizzazione per i motori di ricerca non vuol dire salire su Google (se poi nessuno ti contatta)

Ti hanno detto che ti serve la SEO per farti trovare? È vero. Ma non basta. Perché fare ottimizzazione per i motori di ricerca non significa solo arrivare in prima pagina su Google. Significa essere trovati da chi sta cercando esattamente quello che fai. E convincerlo a contattarti.

Questo è ciò che spesso manca nei siti dei freelance creativi: visibilità sì, ma senza conversione. E in questo contesto, l’ottimizzazione per i motori di ricerca deve sempre andare di pari passo con contenuti strategici e user experience.

Cosa significa davvero “ottimizzazione per i motori di ricerca”

Fare SEO oggi vuol dire:

  • Usare parole chiave strategiche
  • Strutturare bene il sito (titoli, meta tag, velocità…)
  • Creare contenuti utili per il tuo pubblico
  • Offrire una buona esperienza utente

Ma soprattutto: far arrivare le persone giuste sul sito giusto, nel momento giusto.

👉 Se vuoi vedere i risultati che un sito può portare, dai un’occhiata a questo articolo: Un sito web può farti ottenere più clienti? Ecco i dati che lo dimostrano

ottimizzazione per i motori di ricerca

Perché salire su Google non basta (anzi, a volte è fuorviante)

Immagina: un utente cerca “fotografo per eventi Milano”. Tu arrivi primo. Ottimo. Ma se nella tua homepage scrivi solo “Mi chiamo Marco e amo la fotografia”, non succede nulla.

Hai vinto visibilità, ma perso l’occasione di farti scegliere.

Ecco perché l’ottimizzazione per i motori di ricerca va sempre accompagnata da una strategia di contenuti e design orientati alla conversione. È il mix che fa la differenza.

5 consigli concreti per freelance creativi

  1. Studia le parole chiave giuste (per il tuo target) Non quelle che hanno più volume, ma quelle che descrivono al meglio quello che fai. Usa Google Suggest, Answer The Public, o anche solo i messaggi dei tuoi clienti. La scelta delle keyword è il cuore dell’ottimizzazione per i motori di ricerca.
  2. Lavora sulla struttura del sito Un sito ben organizzato aiuta Google a capire di cosa parli. Usa titoli H1, H2 coerenti. Ogni pagina deve avere uno scopo preciso. La struttura è SEO.
  3. Scrivi per chi legge, non per l’algoritmo Google premia la chiarezza. Usa paragrafi brevi, frasi semplici, e soprattutto: rispondi davvero ai dubbi del tuo potenziale cliente. Questo è un pilastro dell’ottimizzazione per i motori di ricerca moderna.
  4. Fai parlare il sito Inserisci call to action visibili, contatti chiari, esempi concreti di quello che fai. Non far fare il detective all’utente.
  5. Monitora e migliora Usa strumenti come Google Search Console e Google Analytics. Guarda quali pagine ricevono visite. Quali convertono. Cosa puoi ottimizzare. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un processo continuo.

👉 Vuoi capire come trasformare il tuo sito in qualcosa di più strategico? Leggi: Come trasformare il tuo sito in una macchina per generare clienti

E l’user experience?

È SEO anche quella. Un sito lento, caotico o difficile da navigare non solo penalizza il posizionamento, ma fa scappare anche chi ti ha trovato.

Se il sito non è costruito per guidare, l’utente si perde. E questo indebolisce l’ottimizzazione per i motori di ricerca, anche se tecnicamente è fatta bene.

👉 Approfondisci qui: Freelance con LinkedIn o portfolio? Ecco perché ti serve anche un sito con una buona user experience

FAQ sull’ottimizzazione per i motori di ricerca

Quanto tempo ci vuole per vedere risultati con la SEO?
Dipende dalla concorrenza, ma in media 3–6 mesi per vedere cambiamenti concreti. L’ottimizzazione per i motori di ricerca richiede pazienza.

Serve un blog per fare SEO?
Non è obbligatorio, ma è molto utile. Aiuta a lavorare sulle keyword e a mostrare la tua competenza. È una risorsa preziosa per l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Cosa succede se smetto di ottimizzare?
Nel tempo il tuo sito può perdere posizione. Ma se hai una buona base, non sparisci. L’importante è mantenere i contenuti aggiornati e proseguire con una minima attività di ottimizzazione per i motori di ricerca.

Quanto conta la home page per la SEO?
Molto. Spesso è la prima cosa che Google e gli utenti vedono. Deve essere chiara, ben scritta e avere link interni strategici.

La SEO funziona anche per freelance?
Sì, soprattutto se hai un posizionamento chiaro e contenuti utili per il tuo pubblico. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è uno strumento potente anche per chi lavora da solo.

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