Ti hanno detto che ti serve la SEO per farti trovare? È vero. Ma non basta. Perché fare ottimizzazione per i motori di ricerca non significa solo arrivare in prima pagina su Google. Significa essere trovati da chi sta cercando esattamente quello che fai. E convincerlo a contattarti.
Questo è ciò che spesso manca nei siti dei freelance creativi: visibilità sì, ma senza conversione. E in questo contesto, l’ottimizzazione per i motori di ricerca deve sempre andare di pari passo con contenuti strategici e user experience.
Cosa significa davvero “ottimizzazione per i motori di ricerca”
Fare SEO oggi vuol dire:
- Usare parole chiave strategiche
- Strutturare bene il sito (titoli, meta tag, velocità…)
- Creare contenuti utili per il tuo pubblico
- Offrire una buona esperienza utente
Ma soprattutto: far arrivare le persone giuste sul sito giusto, nel momento giusto.
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Perché salire su Google non basta (anzi, a volte è fuorviante)
Immagina: un utente cerca “fotografo per eventi Milano”. Tu arrivi primo. Ottimo. Ma se nella tua homepage scrivi solo “Mi chiamo Marco e amo la fotografia”, non succede nulla.
Hai vinto visibilità, ma perso l’occasione di farti scegliere.
Ecco perché l’ottimizzazione per i motori di ricerca va sempre accompagnata da una strategia di contenuti e design orientati alla conversione. È il mix che fa la differenza.

5 consigli concreti per freelance creativi
- Studia le parole chiave giuste (per il tuo target) Non quelle che hanno più volume, ma quelle che descrivono al meglio quello che fai. Usa Google Suggest, Answer The Public, o anche solo i messaggi dei tuoi clienti. La scelta delle keyword è il cuore dell’ottimizzazione per i motori di ricerca.
- Lavora sulla struttura del sito Un sito ben organizzato aiuta Google a capire di cosa parli. Usa titoli H1, H2 coerenti. Ogni pagina deve avere uno scopo preciso. La struttura è SEO.
- Scrivi per chi legge, non per l’algoritmo Google premia la chiarezza. Usa paragrafi brevi, frasi semplici, e soprattutto: rispondi davvero ai dubbi del tuo potenziale cliente. Questo è un pilastro dell’ottimizzazione per i motori di ricerca moderna.
- Fai parlare il sito Inserisci call to action visibili, contatti chiari, esempi concreti di quello che fai. Non far fare il detective all’utente.
- Monitora e migliora Usa strumenti come Google Search Console e Google Analytics. Guarda quali pagine ricevono visite. Quali convertono. Cosa puoi ottimizzare. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è un processo continuo.
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E l’user experience?
È SEO anche quella. Un sito lento, caotico o difficile da navigare non solo penalizza il posizionamento, ma fa scappare anche chi ti ha trovato.
Se il sito non è costruito per guidare, l’utente si perde. E questo indebolisce l’ottimizzazione per i motori di ricerca, anche se tecnicamente è fatta bene.
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FAQ sull’ottimizzazione per i motori di ricerca
Quanto tempo ci vuole per vedere risultati con la SEO?
Dipende dalla concorrenza, ma in media 3–6 mesi per vedere cambiamenti concreti. L’ottimizzazione per i motori di ricerca richiede pazienza.
Serve un blog per fare SEO?
Non è obbligatorio, ma è molto utile. Aiuta a lavorare sulle keyword e a mostrare la tua competenza. È una risorsa preziosa per l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
Cosa succede se smetto di ottimizzare?
Nel tempo il tuo sito può perdere posizione. Ma se hai una buona base, non sparisci. L’importante è mantenere i contenuti aggiornati e proseguire con una minima attività di ottimizzazione per i motori di ricerca.
Quanto conta la home page per la SEO?
Molto. Spesso è la prima cosa che Google e gli utenti vedono. Deve essere chiara, ben scritta e avere link interni strategici.
La SEO funziona anche per freelance?
Sì, soprattutto se hai un posizionamento chiaro e contenuti utili per il tuo pubblico. L’ottimizzazione per i motori di ricerca è uno strumento potente anche per chi lavora da solo.
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