Martina è una grafica freelance. Dopo mesi di lavoro su Instagram, decide: “Mi serve un sito”. Chiede un preventivo. Ma quando arriva il momento del briefing, si blocca. “A chi voglio parlare? Cosa voglio far fare a chi entra nel sito?” Non lo sa.
Spoiler: non è la sola.
Se sei un freelance creativo e stai pensando di farti fare un sito, queste 5 cose potrebbero evitarti errori, sprechi di budget e delusioni.
1. Un sito non è solo estetica: è una strategia
Un sito bello ma confuso è come un negozio con una vetrina stupenda e la porta chiusa.
Il design è importante, ma se non è costruito su una strategia (struttura, flusso, CTA, obiettivi), serve a poco.
Se non ci hai ancora pensato, è normale. Ma è da qui che partiamo noi.

2. Devi sapere a chi vuoi parlare (e cosa vuoi che faccia)
“A chi ti rivolgi? E cosa vuoi che faccia chi entra nel tuo sito?”
Sono le due domande fondamentali. Se rispondi “un po’ a tutti” o “non lo so”, rischi di avere un sito neutro, generico, inefficace.
Un sito efficace parla a qualcuno, e lo guida verso qualcosa (scriverti, prenotare una call, scaricare una risorsa).
Se non ci hai pensato, non preoccuparti. È il primo step che affrontiamo.
3. Il portfolio da solo non basta
Molti creativi pensano: “Metto i miei lavori online e il sito è fatto.”
Ma i clienti non comprano solo in base a quanto sei bravo. Comprano se capiscono che sei la persona giusta per il loro problema.
Un portfolio ben progettato non mostra solo cosa hai fatto, ma per chi, con che obiettivo, e con che risultato.
Un esempio? Invece di scrivere: “Sito per Yoga Studio”, scrivi: “Abbiamo aiutato uno studio yoga a passare da zero richieste a 25 prenotazioni mensili in tre mesi.”
Se non l’hai mai fatto, tranquillo. Ti aiutiamo noi a trasformare il tuo portfolio in una storia efficace.
4. Senza CTA chiare, il sito non lavora per te
Molti siti creativi sono bellissimi… ma non dicono mai cosa fare.
“Scrivimi”, “Prenota una call”, “Richiedi info”: una call to action deve essere chiara, visibile, e ripetuta più volte nel sito.
Se non guidi l’utente, lui non farà nulla. Non perché non gli interessi, ma perché non sa cosa fare.
Se non hai ancora pensato a questo, non preoccuparti. Fa parte del nostro processo.
5. Il sito deve raccontare chi sei (ma non partire da te)
Il tuo sito deve raccontare chi sei, sì. Ma deve farlo partendo dal cliente. Lui è l’eroe della storia. Tu sei la guida.
Parlare solo di te, dei tuoi studi, del tuo percorso, non basta. Devi dimostrare che hai capito cosa serve a lui.
È così che un sito passa da “presentazione” a “strumento di vendita”.

Conclusione: costruisci il tuo sito con consapevolezza
Farsi fare un sito non è solo una spesa. È un investimento. Ma funziona solo se parte dalle domande giuste.
Se sei all’inizio, o se hai già un sito ma non ti porta risultati, fermati un attimo. E chiediti: sto partendo nel modo giusto?
Vuoi costruire un sito che funzioni davvero?
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Scritto da Massimo di Stylografica.it