Ti suona familiare? Hai investito tempo, energie (e magari anche soldi) per avere un sito web “professionale”. Eppure, i clienti continuano ad arrivare solo tramite passaparola. Il sito è online, ma sembra invisibile. Nessuno lo trova, nessuno lo contatta. Frustrante, vero?
In questo articolo vedremo:
- Perché il tuo sito non porta clienti
- I 3 errori più comuni che bloccano la conversione
- Come funziona un sito che converte
- Esempio pratico: prima e dopo
- Checklist per migliorare subito il tuo sito
- Conclusione + Consulenza gratuita
Spoiler: non è colpa tua. Ma del sito (o meglio, di come è stato pensato)
Non sei solo: tantissimi freelance creativi si trovano nella stessa situazione. Hanno un sito vetrina, spesso bello esteticamente, ma totalmente inefficace. Perché?
Perché un sito non è solo un biglietto da visita online. È uno strumento di comunicazione e conversione. E se non è progettato con un obiettivo chiaro, è come aprire uno studio in mezzo al deserto.
I 3 errori più comuni che bloccano la conversione
1. Parli di te, non del problema del cliente
“Ciao, sono un graphic designer e questa è la mia storia…”
Chi arriva sul tuo sito non cerca te. Cerca qualcuno che possa risolvere il suo problema. Se il primo messaggio che legge è autoreferenziale, se ne va. Lo storytelling funziona, ma deve partire dal cliente come eroe. Tu sei la guida.
2. Non dici subito cosa offri, né come contattarti
Se un utente atterra sulla tua homepage e in 5 secondi non ha capito:
- chi sei,
- cosa offri,
- cosa deve fare per lavorare con te,
…abbiamo un problema. Nessuno ha voglia di “navigare per capire”. Serve chiarezza, subito.
3. Zero CTA, zero strategia, zero risultati
Molti siti sono dei flussi passivi. Nessuna chiamata all’azione, nessuna guida. L’utente legge, scrolla, se ne va. Fine della storia.
Un sito efficace guida il cliente come in una storia
Secondo il metodo StoryBrand, ogni sito dovrebbe seguire la struttura narrativa che il nostro cervello riconosce all’istante:
Ecco il piano in 3 step:
- Il cliente (eroe) ha un problema
- Incontra una guida (tu) che gli propone un piano
- Lo invita ad agire per raggiungere il successo ed evitare il fallimento

Il tuo sito deve fare questo, in modo semplice, chiaro, coinvolgente.
Esempio pratico: prima e dopo
PRIMA
“Mi chiamo Luca, sono un videomaker appassionato. Da anni mi occupo di montaggio, storytelling, regia e post-produzione.”
DOPO
“Sei un freelance o un brand che ha bisogno di video che generano attenzione, fiducia e conversioni? Ti aiuto a trasformare idee in contenuti video strategici.”
Vedi la differenza? Uno parla di sé. L’altro parla a chi legge. E questo cambia tutto.
Cosa puoi fare oggi per migliorare il tuo sito
Ecco una mini checklist pratica:
- Guarda la tua homepage con occhi esterni: è chiaro cosa fai?
- Il tuo messaggio parla del problema del cliente?
- C’è una CTA visibile entro i primi 5 secondi?
- Le sezioni raccontano una storia o sono solo blocchi di testo?
- Stai guidando o stai parlando di te?
Il sito è il tuo alleato silenzioso (se progettato bene)
Un sito non deve essere solo bello. Deve essere utile, strategico, pensato per trasformare visitatori in contatti. In clienti. In collaborazioni.
Un sito ben fatto ti porta clienti anche mentre dormi. Ti fa risparmiare tempo nelle trattative. Ti posiziona come professionista. Ti fa trovare da chi ti sta cercando davvero.
Se non sta facendo questo lavoro per te, allora non è il sito giusto. Ma la buona notizia è che puoi cambiarlo. E farlo bene.

Vuoi scoprire cosa non funziona nel tuo sito?
Prenota una consulenza gratuita. Analizzeremo insieme cosa blocca la tua comunicazione online e come trasformare il tuo sito in una macchina che lavora anche mentre dormi.
[Fatti trovare da chi ti cerca. Scrivici qui.]
Scritto da Massimo di Stylografica.it, dove aiutiamo freelance creativi con talento a farsi trovare online, progettando siti su misura che raccontano chi sono e attirano i clienti giusti.